Eventi al Giardino della Biodiversità
Eventi al giardino della biodiversità
Grazie a tutti per questa prima stagione completa al Giardino della Biodiversità!
Ci rivediamo l’anno prossimo (2024) con nuove date e suggestive proposte.
Cosa accade al giardino della biodiversità?
In una società sempre più frenetica e lontana dalla natura sta inevitabilmente tornando quel senso di appartenenza legato alla terra e i suoi prodotti. L’Azienda Agricola Bianchi si è da sempre impegnata a tramandare i propri principi legati all’agricoltura biologica e alla sostenibilità.
Due anni fa abbiamo avuto la possibilità di rilevare dei vecchi terrazzamenti a Rovio, proprio alle spalle del nucleo. Dopo dei lavori di ristrutturazione abbiamo installato diverse colture di erbe officinali tra cui anche l’iconica Stella Alpina.
A partire da maggio 2023 abbiamo deciso di organizzare eventi enogastronomici con lo scopo di riavvicinare i nostri ospiti a spazi verdi e alla natura. Gli appuntamenti saranno svolti direttamente al Giardino della Biodiversità, all’interno di uno scenario naturale composto da piccole piazzuole naturali delineate da ulivi. Gli ospiti riceveranno un cestino composto da proposte gastronomiche locale, il più possibile biologiche e in collaborazione con ristoratori e partner della zona. Potranno poi godersi il loro Pic-Nic comodamente seduti, o sdraiati, direttamente nel giardino.
Gli eventi si svolgeranno quasi interamente senza l’uso di corrente elettrica, utilizzando materiali di recupero e supportando prodotti e produttori locali.
Gli ospiti potranno quindi godere di un momento all’aria aperta in uno scenario naturale con una vista unica sul borgo di Rovio, il golfo di Riva San Vitale e le pendici del Generoso. Gli eventi si svolgeranno, in parte, in concomitanza con il calendario lunare per garantire all’ospite un’esperienza ancora più speciale.
Veniteci a trovare al Giardino della Biodiversità!
Prossimi eventi:
- Gli eventi ricominceranno a partire dal 2024, primavera.
Partecipare è facilissimo! Basta contattarci all’indirizzo info@bianchi.bio oppure al 076 273 20 50. Il costo del vostro Pic-Nic tra gli ulivi è di 39 chf.- a persona mentre. Incluso vi è una mistery box creata e assemblata dal Grotto Grassi di Tremona, un bicchiere di Sambì o una Tisana Olivone e la postazione per il pic-nic allestita. Dovrai solo preoccuparti di rilassarti e goderti un momento diverso, a stretto contatto con la natura e in uno scenario unico!
È possibile richiedere la versione vegetariana! L’evento si svolge solo in caso di bel tempo e potrà essere annullato fino a 2 giorni prima. Salvo casi naturali eccezionali. L’accesso è possibile solo su prenotazione e le richieste chiudono 2 giorni prima dell’evento. Il cliente potrà annullare la riservazione fino a 48 ore prima dell’evento.
Il Giardino delle Stelle Alpine
Con nostro grande stupore abbiamo scoperto che le stelle alpine amano molto il clima di Rovio, e che crescono quindi molto bene presso il Giardino della Biodiversità. Essendo la stella alpina un fiore molto ricercato e raro, grazie alla collaborazione della Ferrovia Monte Generoso, abbiamo deciso di avviare un progetto parallelo dedicato solo ad esse. Tutte le stelle alpine sono coltivate con il metodo biologico e certificate Bio Suisse.
Questo progetto mira a far si di avvicinare tutti alla natura, alla sostenibilità e ai produttori per ridare il giusto valore alle cose genuine e semplici. Grazie alle stelle apline di Rovio nasce la Tisana alle stelle alpine del Monte Generoso, che arricchita con altre erbe e altri fiori, può essere degustata e acquistata presso il Fiore di Pietra in Vetta. Per saperne di più potete visitare il sito del Monte Generoso.
Sapete che le stelle apline sono dei fiori rari e delicati? Potete trovare tante informazioni e curiosità su questo fiore magico qui.
Biodiversità e reticolo ecologico
Biodiversità è il termine scientifico per designare la diversità biologica. Si può anche tradurre come “diversità della natura”. La biodiversità rappresenta la vita che ci circonda in tutte le sue forme: gli ecosistemi (i giardini, le foreste, le paludi, i prati secchi ecc.), le specie (la volpe, il pettirosso, la salamandra, i batteri, i boleti ecc) e la diversità genetica (le capre di un gregge non sono tutte uguali, ma ogni individuo ha una propria identità genetica, proprio come noi).
L’utilizzo e gestione del territorio da parte dell’uomo ha influenzato, ed influenza tuttora, la presenza di determinate specie animali e vegetali che dipendono dagli ambienti antropici. Il passato rurale della regione ha contribuito alla presenza di ambienti e specie che, ad oggi, sono considerate rare o protette, per la rarità di questi ambienti un po’ in tutta la Svizzera. La val Mara conserva ancora molte di queste specie, tipiche del paesaggio rurale in parte ancora intatto.
In questo giardino incontrerai diversi elementi e strutture che testimoniamo il passato rurale della regione e che, allo stesso tempo, fungono da habitat per diverse specie di piante e animali. Maggiore è la diversità in strutture e elementi, meglio saranno soddisfatti i bisogni di un maggior numero di specie e maggiore sarà quindi la biodiversità!
Il giardino della biodiversità è un bell’esempio di reticolo ecologico, ovvero un mosaico di ambienti che soddisfa i bisogni di svariate specie animali e vegetali, tra i quali muri a secco, scarpate secche, siepi naturali, alberi da frutto e alberi indigeni con cavità ed infine dal bosco.
Il potenziale delle siepi naturali
Le siepi naturali sono una struttura con un alto valore ecologico per svariati animali. Esse sono composte da arbusti indigeni che offrono riparo ma anche cibo e un luogo di nidificazione a insetti, uccelli e mammiferi come topolini, ricci e scoiattoli. Esse fungono anche da corridoio di passaggio per molte specie. Più la siepe è variegata (composta da arbusti diversi, spinosi e non spinosi, a fioritura precoce e tardiva) maggiori saranno le specie che potranno beneficiarne. Le siepi naturali non sono solo utili alla biodiversità, ma anche molto belle e colorate in tutte le stagioni e spesso offrono anche frutti commestibili da mangiare freschi o trasformati in sciroppi, marmellate o cotti sulle crostate, come è il caso del sambuco Sambucus nigra, del corniolo Cornus mas o ancora del prugnolo Prunus spinosa e della rosa selvatica Rosa canina.
Di seguito, scopri come creare una siepe Naturale!
La siepe naturale può essere composta da arbusti in combinazione con alcuni piccoli o grandi alberi indigeni. Idealmente, il periodo di piantumazione degli arbusti va da ottobre a marzo.
Bisogna fare attenzione a piantare gli arbusti ad una certa distanza tra loro (tra 0.5 e 1.5 m) a dipendenza della loro velocità di crescita, per limitare la concorrenza tra le diverse specie.
La siepe naturale richiede una potatura molto meno frequente rispetto alle siepi classiche monospecifiche. La potatura dovrebbe avvenire nel periodo di riposo vegetativo, in autunno o in inverno. Per delle piccole siepi, è consigliata una potatura selettiva. Essa avviene ogni 2-5 anni, potando principalmente gli arbusti a crescita veloce, per favorire quelli a crescita più lenta.
Per fare in modo che vi sia una zona di transizione tra siepe e prato, è indicato falciare una striscia di prato lungo la siepe di larghezza 0.5-3 metri solo una volta all’anno, a fine estate o autunno. Ancora meglio sarebbe falciare solo metà della striscia e lasciare in piedi fino all’autunno seguente l’altra metà, per poi fare cambio e falciare solo la metà lasciata in piedi l’anno prima. In questo modo ci sarà sempre una zona che funge da rifugio per molti animali.
Di seguito ecco una lista di specie indigene per una siepe naturale:
Nome comune | Nome scientifico |
Rosa selvatica | Rosa canina |
Caprifoglio peloso | Lonicera xylosteum |
Prugnolo | Prunus spinosa |
Caprifoglio atlantico | Lonicera periclymenum |
Luppolo comune | Humulus lupulus |
Spinocervino | Rhamnus cathartica |
Oppio, Palla di neve | Viburnum opulus |
Viburno lantana | Viburnum lantana |
Corniolo sanguinello | Cornus sanguinea |
Corniolo maschio | Cornus mas |
Sambuco rosso | Sambucus racemosa |
Sambuco nero | Sambucus nigra |
Berretto di Prete | Euonymus europaeus |
Ligustro comune | Ligustrum vulgare |
Nocciolo comune | Corylus avellana |
Frangola comune | Frangula alnus |
Nespolo volgare | Mespilus germanica |
Melo selvatico | Malus sylvestris |
Sorbo montano | Sorbus aria |
Sorbo degli uccellatori | Sorbus aucuparia |
Ciliegio | Prunus avium |
Pero selvatico | Pyrus pyraster |
Salice delle capre | Salix caprea |
Carpino comune | Carpinus betulus |
Ontano bianco | Alnus incana |
Per sapere quali specie scegliere, è necessario conoscere le caratteristiche del posto come l’umidità del suolo, l’esposizione, il pH ecc. Se non si conoscono questi fattori, è utile chiedere una consulenza ad un vivaio.
Piante aromatiche e commestibili a due passi da casa
La natura ci offre più di quanto possiamo pensare, anche vicino a casa. Lo sapevi che queste scarpate sono composte da almeno 20 specie vegetali commestibili o aromatiche?
Un’ esempio di specie commestibile è Silene vulgaris, in italiano Silene rigonfia, anche detta “Verzitt” nel dialetto della regione, per il suo gusto che ricorda quello delle verze. La si riconosce per le sue foglie che ricordano la plastica al tatto e la si può mangiare cruda in insalata oppure in risotti o minestre. Il calice dei fiori forma un rigonfiamento che si può “scoppiare” ed è chiamato anche “bubbolino”.
In primavera così come durante tutta l’estate, si può sentire nell’aria l’odore di timo. Ebbene sì, anche lui cresce molto volentieri sulle scarpate secche e ben esposte al sole. Su queste scarpate si può trovare il timo comune Thymus serpyllum aggr., erba aromatica molto amata.
Qui trovate la lista delle piante commestibili che si trovano presso il Giardino della Biodiversità di Rovio e i sui dintorni.
Scarpate secche ricche di biodiversità
Le scarpate che compongono i terrazzamenti, che un tempo venivano coltivati, sono costituite da specie vegetali adattate ad un terreno magro e secco. Le scarpate del giardino della biodiversità sono dei prati secchi molto ricchi di specie, anche grazie alla loro esposizione verso sud. I prati secchi sono tra gli spazi vitali più ricchi di specie e di conseguenza molto colorati in primavera: la grande varietà di fiori e la particolare struttura erbacea costituiscono uno spazio vitale per numerosi insetti e altri animali.
Confronta i colori che osservi sulle scarpate e sui pianori ombreggiati sotto l’uliveto, noti delle differenze?
Muri a secco e piccole strutture
Un mosaico di piccole strutture come i muri a secco, i mucchi di rami, di legna o di sassi, gli alberi ad alto fusto con cavità, le siepi naturali o i prati secchi contribuiscono in modo fondamentale a promuovere la biodiversità. Tanti rettili, insetti, mammiferi e uccelli dipendono da ambienti molto variati per nutrirsi, nidificare, nascondersi ecc. Quali tipi di strutture riesci a trovare nel giardino della biodiversità?
Da secoli i muri a secco vengono costruiti senza l’utilizzo di calce o di cemento, come sostegno di terrazzamenti o come demarcazione di prati e pascoli, un lavoro che richiede competenze specifiche.
Le condizioni di vita per flora e fauna sono molto difficili in un muro a secco e quindi in esso abitano solo specie che sopportano grandi variazioni di temperatura. I muri a secco ospitano anche svariate piante che si sono adattate alla vita tra i sassi con pochissima acqua e terra a disposizione.
Una pianta tipica dei muri a secco è la Borracina (Sedum album). Il suo nome richiama la parola “borraccia”, per la particolarità delle foglie di trattenere l’acqua. Proprio grazie a questa caratteristica può sopravvivere sulle pietre e le rocce esposte a temperature elevate. È un sempreverde che cresce in modo strisciante e perenne, diventando marroncina in inverno. Gli steli con i fiorellini bianchi crescono invece solo d’estate.
L’Asplenio Asplenium trichomanes è una felce che predilige le rocce e i muri, installandosi nelle piccole cavità tra le pietre. La si vede spesso nei muri a secco. Le felci si riproducono tramite le spore che producono e senza fiori e semi. Questa mancanza di fiori ha fatto spesso fantasticare le persone, lasciandole perplesse. L’incredulità della gente arrivò a tal punto che alle felci vennero attribuiti poteri magici.
La farfalla Apollo Parnassius apollo predilige i biotopi secchi con suolo magro e pietroso. Si nutre volentieri del nettare delle scabiose e dei cardi sui quali vi trascorre volentieri anche la notte. Il bruco invece, si nutre soprattutto di borracina. Nella nostra regione è presente da giugno a settembre. Per mantenere questa bellissima farfalla si deve salvaguardare la pianta ospite del bruco e garantire un numero sufficiente di cardi, scabiose e ambrette. Una carenza di piante nettarifere appropriate può costituire un fattore limitante.
Il Ramarro Lacerta bilineata vive su pendii soleggiati con una vegetazione ricca d’arbusti ed erbe dense. Necessita anche di strutture sassose come muri a secco o massi dove ripararsi e godersi il calore accumulato dalla pietra. In Svizzera è presente principalmente in Ticino e nel Vallese, ma nelle zone abitate è minacciato soprattutto dai gatti che lo cacciano. Gli esemplari adulti raggiungono in media i 30 cm di lunghezza, ma arrivano anche a 40 cm. La sua dieta consiste in insetti, ragni e lumache.
Gli Uccelli che puoi sentire o vedere nel giardino della biodiversità
Marzo-ottobre
Se senti un suono che ricorda il rumore emesso dall’accartocciare un foglio di carta, probabilmente si tratta del codirosso spazzacamino, specie molto diffusa nelle città e nei villaggi, è detto spazzacamino per la sua testa nera e il corpo color cenere. Attenzione a non confonderlo con il codirosso comune, molto più raro, il quale maschio, rispetto a suo cugino, possiede una macchia bianca sulla fronte. Con l’urbanizzazione, questa specie si è diffusa anche in pianura, utilizzando le case e gli edifici per nidificare. Originariamente, il codirosso spazzacamino viveva infatti in ambienti rocciosi montani, fino a 3’200 metri di quota! Mattiniero, il codirosso spazzacamino dà il via prima dell’alba ai concerti mattutini degli uccelli.
Fine aprile/inizio maggio – agosto
A partire da fine aprile/inizio maggio, ascolta il canto del cuculo. Il cuculo vive in ambienti aperti e ricchi di piccole strutture, ma apprezza anche boschi di latifoglie. Sulle scarpate ricche di fiori il cuculo riesce a trovare bruchi, insetti e ragni di cui si nutre. È conosciuto per l’abitudine di deporre le uova nei nidi di altri uccelli che covano e crescono i piccoli cuculi come fossero loro. Di conseguenza la sua presenza è in stretta relazione con le specie maggiormente parassitate come l’ averla piccola, la capinera, il codirosso spazzacamino, il codirosso comune, …
Il suo tipico canto ci segnala il suo arrivo attorno alla metà – fine di aprile e ci accompagna durante tutta l’estate.
Aprile-settembre
Il balestruccio costruisce il suo nido sotto gli spioventi dei tetti degli edifici appiccicando del fango e lo si vede spesso in grandi colonie catturare insetti volanti, soprattutto nelle ore più fresche della giornata. Purtroppo, il balestruccio non è sempre apprezzato e i suoi nidi vengono spesso distrutti, siccome il suo sterco sporca le facciate delle case e ciò che sta sotto il nido. Il balestruccio trova nutrimento grazie alla presenza di molti insetti, e quindi grazie al mantenimento di prati naturali.
Maggio-metà settembre
Con la sua tipica maschera nera, l’averla piccola è un abitante discreto dei paesaggi agricoli estensivi dove vi è una forte presenza di siepi basse e spinose e di prati. Si nutre principalmente di grossi insetti che infilza sulle spine di rovi e altri arbusti spinosi, creando così una scorta di cibo. Costruisce il suo nido nei rovi o negli arbusti spinosi, al riparo dai predatori. Con la scomparsa delle siepi dai paesaggi agricoli e il calo di insetti, le popolazioni di averla piccola sono fortemente diminuite. Grazie a delle campagne a favore delle siepi naturali e di un’agricoltura estensiva, si spera di riuscire a tutelare le popolazioni esistenti.
Tutto l’anno
Il picchio verde è un uccello sedentario, che non migra durante i mesi invernali. Lo si può quindi intravedere anche in inverno per il suo piumaggio colorato che spicca tra gli alberi spogli. Il suo canto di corteggiamento tipico ricorda una risata che va via via scemando. Lo si riconosce bene anche dal suo volo ondulato. È ghiotto di formiche, che riesce a scovare e a mangiare anche nelle cavità degli alberi grazie ad una lingua appiccicosa con degli arpioni. Necessita quindi di spazi aperti come prati, dove riesca a trovare formiche e insetti, ma anche di grossi alberi dove possa realizzare il suo nido. Il suo habitat ideale sono quindi le selve castanili e i boschi radi.
Boschi luminosi, un mondo di fiori
In qualsiasi stagione dell’anno si possono osservare diverse specie di fiori anche nei boschi luminosi.
Un tempo, i boschi erano pascolati, la legna era preziosa e le foglie venivano utilizzate come strame. La luce che penetrava permetteva l’insediamento di graminacee e specie dei prati secchi come il camedrio comune Teucrium chamaedrys e l’asteroide salicina Buphthalmum salicifolium, diventando così un importante spazio vitale per farfalle e altri insetti.
Le farfalle dipendono dalla biodiversità
Nei prati fioriti e colorati volteggiano un gran numero di farfalle. Esse sono ottime indicatrici di biodiversità. Sono facili da osservare in giornate soleggiate e calde. Più l’ambiente è ricco di strutture come muri a secco, ruscelli o arbusti in mosaico con prati secchi e boschi, più specie potranno viverci. È documentato che agli inizi del 1900, quando il paesaggio era più strutturato e le paludi e golene si estendevano su superfici molto maggiori, la popolazione di farfalle fosse 100 volte superiore. Spesso i bruchi si nutrono di una sola specie di pianta, mentre la farfalla adulta dipende dalla presenza di nettare dei fiori. La maggior parte delle farfalle della regione del Monte Generoso sono legate alle piante dei prati secchi.
Agricoltura e biodiversità in armonia
Il giardino della biodiversità è un progetto innovativo che nasce dalla collaborazione tra l’azienda viti-vinicola Bianchi di Arogno e l’Ufficio di consulenza ambientale Trifolium di Arogno. Il progetto riesce a integrare la coltivazione di erbe aromatiche e commestibili, la produzione di olive e la promozione della biodiversità. Non solo, il giardino della biodiversità riesce a conservare e promuovere la testimonianza del paesaggio rurale di un tempo grazie alla valorizzazione degli elementi presenti e ad offrire un contenuto didattico e degli spunti di riflessione a tutte le persone che avranno piacere a passare di qui.
Testimonianza di un passato rurale
Come anche in altre parti del Ticino, nel territorio della Val Mara sono molte le strutture del passato costruite in pietra. Queste sono il risultato delle necessità della popolazione, che si è adattata alle caratteristiche del territorio, modificandone dove possibile il paesaggio a proprio vantaggio e realizzando delle aree agricole terrazzate su terreni scoscesi. Sono così sorte anche sui territori più impervi, a lato dei terrazzamenti, spesso in muro a secco, chiesette, cascine, cappelle, sentieri in sasso, lavatoi e interi nuclei di paesi. Al giorno d’oggi, di pari passo con l’abbandono di numerose aree un tempo coltivate, molti di questi elementi non vengono più mantenuti e riversano in uno stato di abbandono. I muri a secco e le altre strutture in pietra ancora presenti nel territorio testimoniamo il passato rurale della valle e hanno un grandissimo valore socio-culturale che va preservato. Che strutture risalenti al passato puoi notare intorno a te?
Tour “Esperienza in apiario”
Grazie a questo tour parteciperete ad un’introduzione alla vita di un apiario seguita da un “meet & greet” personale con le nostre api. Per l’occasione vi sarà fornita la tuta di apicultore. Ispezioneremo un alveare e sarete testimoni del fatto che le api sono il cuore pulsante non solo della nostra agricoltura, ma di un ambiente sano con principi basati sulla biodiversità. Disponibile dal 1 aprile al 15 ottobre.
Durata: 1.5 h
Luogo: Arogno
Persone: Minimo 2 – massimo 8
Abbigliamento: Consigliati indumenti lunghi
Prezzo:
2 persone – 70.- CHF p.p.
3 – 4 persone – 60.- CHF p.p.
5 – 8 persone – 45.- CHF p.p.
Per maggiori informazioni e prenotazioni scriveteci tramite il nostro modulo di contatto, saremo felici di organizzare un tour su misura per voi.
Esperienza disponibile indicativamente dal 15.03 al 15.10 di ogni anno
Tour “Pomeriggio in azienda”
Venite a trovarci nella nostra Azienda Agricola. Mentre vi godrete la magnifica vista, imparerete di più sulla nostra filosofia e scoprirete i nostri prodotti biologici e rispettosi dell’ambiente.
Il nostro programma pomeridiano include:
- Tour dei vigneti e approfondimenti sull’agricoltura biologica
- Incontro con i nostri amici animali e aiutanti (oche, pecore, galline)
- Visita alla acetaia
- Passeggiata attraverso il nostro oliveto di montagna
- Introduzione alla vita di un apiario seguita da un “meet & greet” personale delle nostre api (con tuta apposta)
- Visita alla cantina e alla barricaia, dove imparerete di più sul processo di vinificazione
- Al termine, degustazione di vino e miele accompagnata da un aperitivo locale
Durata: 4 ore
Luogo: Arogno
Persone: Minimo 2 – massimo 8
Prezzo:
2 persone – 155.- CHF p.p.
3 – 4 persone – 130.- CHF p.p.
5 – 8 persone – 95.- CHF p.p.
Tour disponibile indicativamente dal 15.03 al 15.10 di ogni anno.
Per maggiori informazioni e prenotazioni scriveteci tramite il nostro modulo di contatto, saremo felici di organizzare un tour su misura per voi.
Tour degustazione
Venite a trovarci nella nostra Azienda Agricola. Mentre vi godrete la magnifica vista, imparerete di più sulla nostra filosofia e scoprirete i nostri prodotti biologici e rispettosi dell’ambiente.
Il nostro tour degustazione include:
- Tour dei vigneti e approfondimenti sull’agricoltura biologica
- Visita della cantina e della barricaia dove imparerete di più sul processo di vinificazione e di produzione del vino “gravity flow”.
- Al termine degustazione di vini accompagnata da tagliere di aperitivo locale
Durata : 1.5 h
Luogo : Arogno
Persone: Minimo 2 – massimo 8
Prezzo:
2 persone – 55.- CHF p.p.
3 – 4 persone – 45.- CHF p.p.
5 – 12 persone – 35.- CHF p.p.
Per maggiori informazioni e prenotazioni scriveteci tramite il nostro modulo di contatto, saremo felici di organizzare un tour su misura per voi.
Vivi al Meglio il cantone Ticino!
L’azienda agricola bianchi partecipa al progetto delle AGRIEPERIENZE.
Cosa sono le Agriesperienze? Esperienze semplici e autentiche concepite accuratamente per accogliere gli ospiti che, accompagnati da una sapiente guida, desiderano scoprire e visitare fattorie, aziende vitivinicole, caseifici e conoscere le tecniche di coltivazione, di vinificazione e di lavorazione dei formaggi per poi degustarne i prelibati frutti. I più audaci potranno partecipare a una o l’altra attività agricola, ma attenzione, ci sarà il rischio di “sporcarsi le mani”!
Per sapere di più sull’attività guidata, vi invitiamo a visitare direttamente la pagina dedicata.
Visita Una famiglia, una storia, un ottimo vino e prenota direttamente la tua visita con le guide del progetto! Disponibile anche fino a 30 persone.
Per maggiori informazioni, rimaniamo volentieri a vostra disposizione.
Acquavite di pere cotogne
La nostra acquavite di pere cotogne biologica è prodotta utilizzando pere cotogne mature che donano un’aroma fruttato e intenso.
La macerazione e fermentazione varia dalle 5 alle 7 settimane.
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Picaia, vino rosso merlot biologico ticinese
Uve e Vinificazione:
Merlot, vinificazione in acciaio, fermentazione di 15 giorni, acino intero.
Caratteristiche degustative:
Colore rubino intenso, al naso esprime un’ampia paletta fruttata, lampone e ciliegia in particolare.
In bocca risulta beverino ed elegante, accompagnato da una buona freschezza e da spiccate note fruttate apprezzate al naso.
Abbinamenti:
Un vino che si adatta molto bene sia ad inizio serata con un aperitivo di salumi, sia con un risotto.
Da consumarsi tra 16 e 18°C, leggermente più fresco di un rosso abituale
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Assemblaggio Bianco Piaz, vino bianco barricato
Uve e Vinificazione:
Chardonnay e Sauvignon, fermentato e affinato in botte di secondo passaggio
Caratteristiche degustative:
Nel bicchiere ha un colore giallo paglierino con leggeri riflessi dorati, successivamente al naso si percepiscono sensazioni olfattive di mela Golden, uva spina, boulangerie ed un tocco leggermente fumé dato dal legno utilizzato.
Bevendolo, contrappone un’intrigante nota fresca e sapida con una parte più calda di struttura e morbidezza che creano un’armonia ideale al palato che prolunga la piacevolezza di beva.
Un vino da lasciare maturare nel tempo, identificato nella sua tipicità di eleganza (come il resto dei vini aziendali).
Abbinamento:
trota affumicata, tartare di tonno mediterraneo agli agrumi di costiera
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None, vino bianco barricato
Uve e Vinificazione:
Solaris, vinificata in barrique, fermentazione a basse temperature e affinamento di 7 mesi in barrique.
Caratteristiche degustative:
Visivamente è un vino dal colore giallo paglierino, portato al naso risulta complesso, con una chiara espressione di sentori agrumati e note terziarie date dalla tostatura del legno.
Al palato una perfetta sincronia tra acidità e mineralità, il legno in questo vino arricchisce la sua già iniziale profondità e porta una piacevolezza di beva continua e ricercata.
Un vino che nel tempo acquisisce struttura, persistenza e profondità.
Abbinamenti:
Antipasti di pesce marinati e/o affumicati
Prosciutti affumicati