1 Settembre 2013

MUSICA & VINO

« Una degustazione eno-musicale. Abbinare vino e musica durante una serata di sperimentazione e creatività. » Non sapevo proprio cosa aspettarmi da questa strana proposta. Non avevo idea di come si potesse abbinare un vino, il suo gusto, i suoi odori e le sensazioni che si provano degustandolo, con delle sonorità, delle canzoni, dei generi musicali più svariati. Naturalmente la proposta di Gabriele mi ha incuriosito subito. Così dopo un piccolo momento di esitazione dovuto più che altro al fatto di non avere la ben che minima idea di quello che avremmo fatto e come lo avremmo fatto, ho accettato. La squadra che Gabriele ha messo in campo per cercare di avere un ventaglio musicale il più ampio possibile é la seguente. Catta, Ivano e Christian (membri del soundsystem Jemani Jahka e Biomassa Sound), Gabriel, l’impenetrabile rockkettaro e, infine, io. Insomma una serie di personaggi che la musica ce l’hanno per vocazione, per passione o semplicemente come hobby.

Il primo passo è stato conoscere il vino sul quale avremmo lavorato. Il Cerus (annata 2010) a naso esprime aromi fruttati di ciliegia nera e mirtillo, accompagnato da sfumature speziate e note di vaniglia. Con il passare del tempo si evolve e diventa più intenso. Sicuramente si percepisce anche la presenza di legno, che però resta secondaria.In bocca questo vino ha un attacco piacevole, un’acidità che lo conduce bene. Di nuovo, note fruttate accompagnate dal caffe e cacao, forse anche tabacco e una buona persistenza. Il finale è speziato, fruttato.Un’altra particolarità da non tralasciare è che, finito un bicchiere, rinasce subito la voglia di berne un altro. È un vino gradevole e piacevole da assaporare in compagnia.

Dopo essere entrati in contatto con questo buonissimo vino, il motivo per il quale Gabriele ci aveva chiamato è diventato subito chiaro. Seduti a tavola, mentre si gustava una pasta al pesto di pomodori secchi e ricotta, ci siamo scambiati le prime impressioni sui toni che avrebbero dovuto assumere le musiche con le quali avremmo dovuto avere a che fare. Brani caldi, equilibrati ed eleganti, ma allo stesso tempo intensi e che sarebbero arrivati a colpire profondamente il degustatore. Mentre mettevamo insieme i pezzi del puzzle, è uscito quasi per caso dallo stereo I Want To Be Ready di Ben Harper. Ecco il brano che serviva a dare il là alla serata! Dopo un primo momento di titubanza abbiamo trovato la pista da seguire. Una canzone lenta e semplice. Allo stesso tempo ferma, decisa, intensa. Pochi strumenti e una voce calda e coinvolgente come quella di Ben Harper. Da lì in poi è stato solo un mettere in tavola una vagonata di artisti, titoli, album di tutti generi e di tutti i tempi. I Police (Walking on the moon), poi i R.E.M. (Drive), Aretha Franklin (Do right woman, do right man), James Brown (Its a man’s world) o Ray Lamontagne (You can bring me flowers). Tante sono state le canzoni che si adattavano in maniera differente ma quasi perfetta al nostro Cerus. Una in particolare ci ha colpito per come è riuscita a incastrare note e tannino, melodia e acidità, tempo e gradazione alcolica: Wild Horse dei Rolling Stones. L’odore del vino, quasi magicamente, si adattava perfettamente alla chitarra di e il suo gusto all’inconfondibile voce di Mike Jagger.

Quelle elencate sopra sono solo le proposte migliori che la “squadra” è riuscita offrire, ma ce ne sarebbero ancora molte. Se volete conoscere anche il resto della playlist, se siete rimasti colpiti o per lo meno incuriositi da questa strana e originale esperienza e volete viverla di persona, il mio consiglio è scrivere a Gabriele (ernestino91@hotmail.com) per chiedere quando sarà la prossima degustazione musicale e perché no, portare anche voi le vostre proposte musicali da abbinare a vini bianchi o rossi, fermi o frizzanti che siano. In questo modo potreste scoprire come, in fondo, i sensi non sono percezioni da prendere separatamente, ma sensazioni da combinare e con cui giocare, al fine di riuscire a comprendere meglio ciò che esiste e vive dentro e fuori dal nostro corpo.

Federico Maffezzoli