Le siepi naturali sono una struttura con un alto valore ecologico per svariati animali. Esse sono composte da arbusti indigeni che offrono riparo ma anche cibo e un luogo di nidificazione a insetti, uccelli e mammiferi come topolini, ricci e scoiattoli. Esse fungono anche da corridoio di passaggio per molte specie. Più la siepe è variegata (composta da arbusti diversi, spinosi e non spinosi, a fioritura precoce e tardiva) maggiori saranno le specie che potranno beneficiarne. Le siepi naturali non sono solo utili alla biodiversità, ma anche molto belle e colorate in tutte le stagioni e spesso offrono anche frutti commestibili da mangiare freschi o trasformati in sciroppi, marmellate o cotti sulle crostate, come è il caso del sambuco Sambucus nigra, del corniolo Cornus mas o ancora del prugnolo Prunus spinosa e della rosa selvatica Rosa canina.
Di seguito, scopri come creare una siepe Naturale!
La siepe naturale può essere composta da arbusti in combinazione con alcuni piccoli o grandi alberi indigeni. Idealmente, il periodo di piantumazione degli arbusti va da ottobre a marzo.
Bisogna fare attenzione a piantare gli arbusti ad una certa distanza tra loro (tra 0.5 e 1.5 m) a dipendenza della loro velocità di crescita, per limitare la concorrenza tra le diverse specie.
La siepe naturale richiede una potatura molto meno frequente rispetto alle siepi classiche monospecifiche. La potatura dovrebbe avvenire nel periodo di riposo vegetativo, in autunno o in inverno. Per delle piccole siepi, è consigliata una potatura selettiva. Essa avviene ogni 2-5 anni, potando principalmente gli arbusti a crescita veloce, per favorire quelli a crescita più lenta.
Per fare in modo che vi sia una zona di transizione tra siepe e prato, è indicato falciare una striscia di prato lungo la siepe di larghezza 0.5-3 metri solo una volta all’anno, a fine estate o autunno. Ancora meglio sarebbe falciare solo metà della striscia e lasciare in piedi fino all’autunno seguente l’altra metà, per poi fare cambio e falciare solo la metà lasciata in piedi l’anno prima. In questo modo ci sarà sempre una zona che funge da rifugio per molti animali.
Di seguito ecco una lista di specie indigene per una siepe naturale:
Nome comune | Nome scientifico |
Rosa selvatica | Rosa canina |
Caprifoglio peloso | Lonicera xylosteum |
Prugnolo | Prunus spinosa |
Caprifoglio atlantico | Lonicera periclymenum |
Luppolo comune | Humulus lupulus |
Spinocervino | Rhamnus cathartica |
Oppio, Palla di neve | Viburnum opulus |
Viburno lantana | Viburnum lantana |
Corniolo sanguinello | Cornus sanguinea |
Corniolo maschio | Cornus mas |
Sambuco rosso | Sambucus racemosa |
Sambuco nero | Sambucus nigra |
Berretto di Prete | Euonymus europaeus |
Ligustro comune | Ligustrum vulgare |
Nocciolo comune | Corylus avellana |
Frangola comune | Frangula alnus |
Nespolo volgare | Mespilus germanica |
Melo selvatico | Malus sylvestris |
Sorbo montano | Sorbus aria |
Sorbo degli uccellatori | Sorbus aucuparia |
Ciliegio | Prunus avium |
Pero selvatico | Pyrus pyraster |
Salice delle capre | Salix caprea |
Carpino comune | Carpinus betulus |
Ontano bianco | Alnus incana |
Per sapere quali specie scegliere, è necessario conoscere le caratteristiche del posto come l’umidità del suolo, l’esposizione, il pH ecc. Se non si conoscono questi fattori, è utile chiedere una consulenza ad un vivaio.